#nichilismo
Ci sono tre tipi di nichilisti. Il nichilista del “nulla ha senso”, cinico e distruttivo, pieno di risentimento e in fondo, bestemmiatore dell’Assoluto, del quale non può fare a meno, p
ur negandolo. C’è poi il nichilista eroico e affermatore, il fondatore di nuovi valori e nuovi mondi, il trasvalutatore nietzscheano. E, infine, c’è il nichilista per il quale il nulla di fondamento, ben lungi dall’essere una decadenza, è una realtà cosmica ed eterna. Per quest’ultimo, attivo e passivo, negazione e affermazione sono del tutto indifferenti, solo due facce della stessa moneta metafisica, gettata in una caduta infinita nel pozzo senza fondo dell’esistenza.
p.39, Oscillazioni, Federico Ferrari
Recensione di Giovanni Sessa: Un libro vero, dunque, Oscillazioni, un libro per tutti e per nessuno.
#Arte
ARTE ESSENZIALE
Collezione Maramotti
curatore della mostra: professore di Estetica, Federico Ferrari
Interessante riflessione sull’arte contemporanea: vai all’articolo su ARTRIBUNE e video presentazione degli artistil
Arte Essenziale su Artribune Television. Un lungo video report per svelarvi la mostra alla Collezione Maramotti
ON ARTE ESSENZIALE
#immagine
Il mondo-immagine e l’insieme vuoto
Federico Ferrari. L’insieme vuoto (scheda al libro)
“Il problema di una pragmatica dell’immagine è, quindi, per l’autore, un’interrogazione sull’ontologia stessa di questo concetto. L’immagine, nel mondo contemporaneo, non possiede più le caratteristiche che essa godeva nel mondo romano o in quello medievale. L’immagine ha subito un cambiamento di statuto e, in questo modo, anche il rapporto che si instaura tra lo spettatore e l’immagine stessa si è dovuto, necessariamente, modificare.
Lo sguardo deve quindi necessariamente fare i conti con la propria disseminazione e, di conseguenza, la metrica che lo regola non potrà che essere una metrica “singolare-plurale” (immediato è il riferimento al filosofo e amico Jean-Luc Nancy e al suo testo, pubblicato nel 1996 per i tipi della Galilée, intitolato Être singulier pluriel).”Fonte: Rivista Doppiozero articolo di Fabrizio Migliorato