
Jean-Luc Nancy è considerato uno dei filosofi francesi più originali della generazione successiva a quella di Deleuze, Foucault, Derrida e Lyotard.
Nasce a Caudéran (Gironde) nel 1940, compie gli studi di filosofia a Parigi e ottiene il dottorato di ricerca con P. Ricoeur, diplomandosi con una tesi finale su I. Kant.
Nel 1968 diventa assistente di filosofia all’Università di Strasburgo, dove insegna sino al 2004 e dove pure gli viene conferito il titolo di Professore emerito nel 2011; è stato anche professore di filosofia all’Università di California (San Diego) e visiting professor nelle Università di Berkeley, Irvine e Berlino.
A Strasburgo stringe una profonda amicizia con il filosofo Philippe Lacoue-Labarthe, con il quale tiene diversi corsi universitari, seguitissimi dagli studenti, e pubblica alcuni libri (Il titolo della lettera, L’absolu Litteraire e Il mito nazi). Con l’amico filosofo dà vita, insieme alle rispettive famiglie, ad una comune, che lo stesso Nancy definisce una sorta di “chiasmo sessuale”.
Nei primi anni ’80, insieme a Philippe Lacoue-Labarthe, J. Ranciere, C. Lefort ed altri, promuove il “Centre de recherches philosophiques sur la le politique” de la rue de l’Ulm, di cui vengono pubblicate due raccolte: “Rejouer le politique” e “Le retrait du politique”.
Nel 1983 pubblica sulla rivista francese “Alea” un importante saggio, “La comunità inoperosa”, che suscita un notevole interesse e provoca una lunga risposta critica, ma anche un riconoscimento, da parte di Blanchot, contenuti ne “La comunità inconfessabile”. Il testo di Nancy contribuisce, negli anni ottanta e nei primi anni novanta, al rilancio della questione della comunità, in una maniera però che non condivide e, anzi, sottopone a dura critica, le istanze proprie del comunitarismo che nello stesso periodo ritrovano vitalità. E’ degli anni ottanta l’inizio di una paziente e insistente, nonché raffinatissima, opera di decostruzione del Mit-sein (con-essere) di Heidegger, che lo portano a pensare il nostro essere-in-comune come rapporto di ex-posizione e con-divisione, per questo si parla di “comunismo esistenziale” a proposito del suo pensiero.
Alla fine degli anni ’80, J. F. Lyotard e G. Deleuze propongono a Nancy e Lacoue-Labarthe di sostituirli all’Università Paris-St.Denis (ex-Vincennes), ma i due filosofi decidono di rimanere nell’università alsaziana. Ormai l’impronta e la cifra filosofica dei due pensatori è tale che la critica parla di una seconda scuola di Strasburgo, dopo la prima riconducibile a Levinas.
Nel 1992 subisce un trapianto di cuore, esperienza che lo conduce ad un’ininterrotta e originalissima riflessione sul corpo (“Corpus”, 1992, ma sono diversi i libri sul corpo, vedi bibliografia) e che viene raccontata nel libro “L’intruso” (2000).
Nel 1996 scrive un altro testo molto importante nel panorama filosofico del secondo dopoguerra: “Essere singolare plurale”. Nel testo, Nancy pensa la singolarità e la pluralità come costitutive dell’essere stesso, che precedono ogni ipotetico soggetto, il che implica anche ripensare la metafisica occidentale attraverso la stessa simultaneità della dimensione Ontologico/esistenziale, Etica e Politica.
Nel percorso filosofico e biografico sono decisivi anche l’incontro e l’amicizia con J. Derrida, che culmina in un importante studio-tributo, pubblicato da Derrida nel 2000 (Jean-Luc- Nancy, Le toucher), opera indispensabile per la comprensione del pensiero di Nancy. Nello studio Derrida mette in luce un aspetto del suo pensiero nient’affatto secondario, che anzi caratterizza proprio l’incedere filosofico di Nancy, e che attiene al “tatto”, al “con-tatto”. Per Derrida, Nancy è il più grande filosofo del toccare dopo Aristotele ed è, nondimeno, il pensatore dell’esattezza che richiede l’incalcolabile, l’impossibile, che ormai segnano il nostro tempo.
L’importanza del suo pensiero è testimoniata anche dalle giornate di studi dal titolo “Sens en tous sens” che il Collège Internationale de Philosophie gli dedica nel 2002.
Se la notorietà e il riconoscimento internazionale della sua opera filosofica si registrano negli anni ’90, è negli anni 2000 che la sua attività filosofica, le sue conferenze e le sue collaborazioni si intensificano – tra le collaborazioni più significative, quelle con l’artista C. Parmiggiani, il regista A. Kiarostami, la coreografa e danzatrice M. Monnier.
Negli anni zero pubblica due studi sulla Decostruzione del cristianesimo, in cui le esigenze e i temi appropriati e sacralizzati dal cristianesimo sono come restituiti alle possibilità del nostro essere-in-comune. Tra questi è senza dubbio l’adorazione a compendiare esemplarmente la tonalità di un filosofo che non ha mai smesso di pensare e immaginare le possibilità co-esistenziali del rapporto.
Nel 2011, in “Dans quels mondes vivons-nous?”, pensa il nostro tempo come epoca della struzione, dell’ammasso senza principio di coordinamento, del “tutto insieme”, che ci espone ad una condizione inedita, perché è proprio nella struzione che le possibilità costruttive e decostruttive, che hanno caratterizzato le epoche precedenti, vengono meno, e dove fini e mezzi si scambiano di ruolo infinitamente, ma dove allo stesso tempo, e a maggior ragione, possiamo e, forse, dobbiamo ritrovare del senso (in comune), se vogliamo evitare un annientamento senza precedenti.
Tra i motivi e i temi che contraddistinguono la sua riflessione filosofica, e che conferiscono al suo pensiero una tonalità e un timbro inconfondibili, meritano un richiamo particolare quelli del fuori, dell’aperto e del con, che costellano tutta la sua riflessione; non si possono nemmeno dimenticare i contributi sull’arte e l’estetica del filosofo francese (Le Muse, All’ascolto, La pelle delle immagini, etc.).
I pensatori del novecento che hanno influenzato maggiormente il suo pensiero e con i quali si è misurato più volte sono Bataille, Blanchot e Heidegger. Importanti sono anche i suoi studi su Cartesio, Kant, Hegel, Marx e Nietzsche, che hanno portato M. Vozza a definirlo un “classico vivente”. Per la radicalità della sua filosofia è accomunato a pensatori come G. Agamben, A. Badiou, J. Ranciere e, ovviamente, J. Derrida.
Ha diretto con Derrida, Philippe Lacoue-Labarthe e S. Kofman la collana “La philosophie en effet” delle Editions Galilée.
Testi (Biografia e Bibliografia) a cura di Roberto Fantuzzi
Bibliografia
Jean-Luc Nancy
Il titolo della lettera, Astrolabio, 1981
La comunità inoperosa, Cronopio, 1992
La comparizione (in AA.VV., Politica), Cronopio 1993
Il mito nazi (con Philippe Lacoue-Labarthe) Il melangolo 1992
Un pensiero finito, Marcos y Marcos, 1992
La partizione delle voci: verso una comunità senza fondamenti, Il Poligrafo, 1993
L’essere abbandonato, Quodlibet, 1995
Corpus, Cronopio, 1995
L’etica originaria di Heidegger, Cronopio, 1996
Il senso del mondo, Lanfranchi, 1997
L’inquietudine del negativo, Cronopio, 1998
Luoghi divini, Il poligrafo, 1999
L’oblio della filosofia, Lanfranchi, 1999
L’intruso, Cronopio, 2000
L’esperienza della libertà, Einaudi, 2000
Essere singolare plurale, Einaudi, 2001
Corpus (2° ed.), Cronopio, 2001
Il ritratto e il suo sguardo, R. Cortina, 2002
Il c’è del rapporto sessuale SE 2002
Visitazione (della pittura cristiana), Abscond its, 2002
Un pensiero finito (2° ed.), Marcos y Marcos, 2002
La città lontana (con una conversazione per l’edizione italiana), Ombre corte, 2002
La pelle delle immagini (con Federico Ferrari), Bollati Boringhieri, 2003
La comunità inoperosa (3° ed.), Cronopio, 2003
Coeur ardent, Mazzotta, 2003
Il pensiero sottratto, Bollati Boringhieri, 2003
All’ascolto, Cortina, 2004
Abbas Kiarostami. L’evidenza del film, Donzelli, 2004
Noli me tangere: saggio sul levarsi del corpo, Bollati Boringhieri, 2005
Sull’agire. Heidegger e l’etica, Cronopio, 2005
Ritratti/Cantieri (con P. Lacoue-Labarthe e N. Faure), Le carìti, 2005
Le Muse, Diabasis, 2006
Cronache filosofiche, Nottetempo, 2006
Iconografia dell’autore (con Federico Ferrari), Sossella editore, 2006
Un silenzio interiore. I ritratti di Henri Cartier-Bresson, Contrasto Due, 2006
In cielo e in terra: piccola conferenza su Dio, Sossella editore, 2006
58 indizi sul corpo, Consorzio, 2006
Festivalfilosofia
Del libro e della libreria Cortina 2006
Claudio Parmiggiani: l’isola del silenzio U. Allemandi 2006
Il giusto e l’ingiusto Feltrinelli 2007
La nascita dei seni R. Cortina 2007
Del contemporaneo: saggi su arte e tempo (AA.VV.), B. Mondadori, 2007
Tre saggi sull’immagine, Cronopio, 2007
La dischiusura: Decostruzione del cristianesimo 1, Cronopio, 2007
Imperativo categorico
Ego sum Bompiani 2008
Le differenze parallele: Deleuze e Derrida, Ombre corte, 2008
Il peso di un pensiero, l’approssimarsi Mimesis 2009
Cascare dal sonno, R. Cortina, 2009
Verità della democrazia, Cronopio, 2009
Indizi sul corpo, Ananke, 2009 (pdf)
Sull’amore, Bollati Boringhieri, 2009
M’ama non m’ama, Utet, 2009
Fantastico fenomeno Consorzio per il Festivalfilosofia, il 2009
Corpo teatro, Cronopio, 2010
Una fede in niente ma totale (di Claudio Parmiggiani)
Le Lettere 2010
Conversazioni sul cinema (di AA.VV.), Pellegrini, 2010
Fausto De Petra – Comunità, comunicazione, comune da G. Bataille Deriveapprodi 2010 a J.L. Nancy
DHEL*: la nascita della felicità Compagnia della 2011
Stampa Massetti Rodella
Chance: fortuita furtiva fertile, Consorzio per il 2011
L’adorazione: decostruzione del cristianesimo 2 Cronopio 2012
L’altro ritratto Electa 2013
Politica e “essere-con”: saggi, conferenze, conversazioni Mimesis 2013
Scritture della creazione: in dialogo con M. Blanchot e J.L. Nancy, ETS, 2013
Prendere la parola, Moretti & Vitali, 2014
Corpo dell’arte, Mimesis, 2014
Dov’è successo, Youcanprint, 2014
L’altro ritratto, Castelvecchi, 2014
Non toccarmi, EDB, 2015
Ebbrezza, Mimesis, 2015
L’equivalenza delle catastrofi: dopo Fukushima, Mimesis, 2016
Del sesso, Cronopio, 2016
Banalità di Heidegger, Cronopio, 2016
La comunità sconfessata, Mimesis, 2016
Lontano la città, Lithos, 2016
Il colore succede (con M. Morganti), Corraini, 2016
La custodia del senso, EDB, 2017
Sulla danza, Cronopio, 2017
Il disegno del piacere Mimesis 2017
Il panico politico (con P. Lacoue-Labarthe), ETS, 2018
Cosa resta della gratuità?, Mimesis, 2018
Libri su Jean-Luc Nancy
Roberto Fantuzzi – L’ontologia della con-divisione – Tesi di laurea 1998
Jacques Derrida – Le toucher, Jean-Luc Nancy, Galilée, 2000
Alfonso Cariolato – Il luogo del finito: ventitre studi, Il Poligrafo, 2003
Daniela Calabrò – Dis-piegamenti: soggetto, corpo e comunità in J.L. Nancy, Mimesis, 2005
Tiziano Depetra – G. Bataille e J.L. Nancy: comunità, comunicazione e comune
Andrea Potestà – Percorsi della finitudine in J.L. Nancy: ontologia e politica della condivisione – Tesi di dottorato – 2005
Elena Mauceri – Riletture del sublime Kantiano: J.F. Lyotard e J.L. Nancy – tesi di dottorato 2005
Alfonso Cariolato – Position d’existence et construction de l’esperience chez Kant – tesi di dottorato 2006
Simona Pierri – Corpus Ego: J.L. Nancy e la passione tra corpo e anima – tesi di dottorato, 2006
Jacques Derrida – Toccare, Jean-Luc Nancy, Marietti, 2007
Ivan Nicoletto – Transumananze: per una spiritualità del/nel cambiamento, Città aperta, 2008
Tommaso Ariemma – Logica della singolarità: antiplatonismo e ontografia in Deleuze, Aracne, 2009
Derrida e Nancy
Salvatore Piromalli – Vuoto e inaugurazione: la condizione umana nel pensiero diNancy, Il Poligrafo, 2009
Maria Zambrano e Jean-Luc Nancy
Carmelo Meazza – La comunità s-velata: questioni per Jean-Luc Nancy, Guida, 2010
Daniela Calabrò – L’ora meridiana: il pensiero inoperoso di J.L. Nancy tra ontologia, Mimesis, 2012
estetica e politica
Tommaso Tuppini – Jean-Luc Nancy la forma della comunicazione, Carocci, 2012
Benedetta Ducci – La comunità del disincanto: studio su J.L. Nancy, Clinamen, 2015
Benedetta Ducci -Lo spazio denudato dell’essere-con: Bataille, Blanchot, Nancy, Clinamen, 2016