Classe 3

L’idea di arte in Aristotele e Platone
link all’articolo: Diverse prospettive nel modo di intendere l’arte: Platone e Aristotele

classe 4

La rivoluzione scientifica del 500: rapporto tra natura e scienza nella rappresentazione artistica.
Riscoperta del passato greco e il ritorno della filosofia nella variante neoplatonica.
Kant: analisi del concetto di bello e sublime nell’opera La critica del giudizio.

classe 5

Hegel: l’arte come momento della triade dello spirito assoluto e Il concetto di morte dell’arte.


IMG_3366

PPT del prof. Claudio Apparuti (docente di Storia dell’arte) ESTETICA E DESIGN


IMG_3372

C’è stata un’epoca del mondo in cui l’arte aveva una sua voce, ben chiara e consapevole di ciò che diceva. Il suo discorso, o meglio, la sua narrazione inseriva colui che si metteva all’ascolto in un universo di senso, seppur talvolta inquietante e straordinario.
I volti, i corpi, i paesaggi, i suoni, le architetture, tutto parlava di un mondo che, immerso in un orizzonte ai cui confini incerti…
Oggi, lo scenario pare estremamente mutato… (p. 19-20)

Pensa alla danza, al modo in cui i danzatori seguono con lo sguardo e con il corpo i gesti del coreografo, fino ad immedesimarsi in essi, fino a sentirli come parte del proprio corpo: ripetendo imparando a danzare, imparano un’attitudine. Il gesto dell’arte è l’approssimazione tangenziale a questa attitudine. (p.33)

Non tornare all’origine, ma aprirsi all’origine. Aprire la cosa alla sua creazione, all’istante sempre in istanza della sua creazione. (p. 93)

L’arte da a vedere. L’arte, persistendo nel suo gesto originario, continuando a creare immagini da depositare sugli occhi dell’umanità, è la memoria di un mondo che si rinnova ad ogni batter di ciglia, per ogni occhio che vede la luce.

Concepire un gesto, un’opera, capace di esporre l’immagine della sua potenza, sottraendola alla banalità dei codici dati e della loro grottesca rimessa in discussione. Aprire la cosa alla sua discussione. Aprire la cosa alla sua forza originaria, esporla al suo venire al mondo, al suo apparire come immagine del mondo. (p.94)

L’arte è solitudine. La storia dell’arte è il susseguirsi di solitudini, di gesti solitari in cerca di una costellazione, di un equilibrio, di una visione, di un ordine seppur provvisori e instabili. (p.96)

Federico Ferrari was born in 1969 in Milan and chose to live in Lisbon. He teaches Philosophy of Art at the Brera Academy (Milan) and defines himself as a European philosopher and art critic (or rather, a supporter of the need for art criticism).
Video: http://www.radicate.eu/federico-ferrari/

pdf – L’arte essenziale di F. Ferrari

Link alla pagina su questo blog



Altre letture 

IMG_3367

Benedetto Croce, Breviario di estetica.
Adorno, Teoria estetica.
Marcuse, La dimensione estetica.
Benjamin, L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica.
Heidegger, Dall’opera alla cosa tratto da L’origine dell’opera d’arte.
Deleuze, Che cos’è la filosofia
J. L. Nancy, Le Muse e La pelle delle immagini.
Federico Ferrari, L’insieme vuoto – Una pragmatica dell’immagine.
Emanuele Coccia, La vita sensibile delle immagini.
Marco Vozza, Rendere visibile il dolore: la pittura oltre la filosofia.


MATERIALI UTILI

Immanuel Kant: l’etica e l’estetica.
prima parte.

Immanuel Kant: l’etica e l’estetica. seconda parte

Vattimo: Arte e  verità – Arte e società – Arte e tecnologia

Walter Benjamin LINK ALLA PAGINA

Alcune delle principali opere di Estetica: fonte vai al link