Il prof. Gianni Vattimo – Esistenzialismo e Sartre
Sartre e il tema dell’amore: L’essere e il nulla
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Biografia
1 – http://www.ovo.com/jean-paul-sartre/
Jean Paul Sartre, il profeta della nuova letteratura francese
Simone De Beauvoir
VITA e OPERE di SIMONE de BEAUVOIR
(Parigi 1908 – Parigi 1986), scrittrice e saggista francese.
- Nasce a Parigi il 9 gennaio 1908 in una famiglia dell’alta borghesia.
Il padre, uomo scettico e mondano, è avvocato ed ha una grande passione per il teatro. La madre, cattolica osservante, educa le figlie con metodi rigorosi e tradizionali.
Simone e sua sorella minore Hélène trascorrono un’infanzia felice, anche quando sopraggiungono disagi e ristrettezze economiche causate dalla bancarotta del nonno materno.
- A dieci anni Simone inizia a scrivere quasi per gioco e diventa amica inseparabile della sua compagna di scuola Elizabeth Mabille, simpaticamente chiamata Zaza, che muore giovane in tragiche circostanze. Da questa esperienza, molto dolorosa, Simone trae un forte impulso verso l’indipendenza.
- Iscritta all’Istituto “Désir” rivela un’intensa passione per gli studi, specie per le materie letterarie, e diventa un’allieva esemplare. Si dedica alla lettura dei grandi classici francesi, poi si accosta agli autori contemporanei fino ad appassionarsi per le opere dei surrealisti di quegli anni. In questa fase di cambiamento e maturazione perde la fede e si allontana dalla religione, decidendo inoltre di dedicarsi all’insegnamento.
- Prosegue gli studi al Liceo di Neuilly e all’Istituto Cattolico di Parigi. Si iscrive all’Università della Sorbona dove, dopo aver conseguito la laurea in lettere nel 1929, ottiene l’“Agrégation” in filosofia. Nel corso di questi anni conosce Merleau-Ponty, Lévy-Strauss, Raymond Aron, Paul Nizan e Jean-Paul Sartre. Fra Simone e Jean-Paul nasce da subito una forte intesa intellettuale e sentimentale che mantiene la coppia solidamente unita per tutta la vita, pur senza giungere al matrimonio.
- Nel 1931 Simone inizia ad insegnare filosofia, prima a Marsiglia, poi a Rouen ed infine a Parigi.
- Con J.-P.Sartre viaggia in Spagna, Italia, Grecia, Marocco e sempre con lui, col quale condivide la passione per la letteratura, segue gli eventi culturalmente più significativi di quel periodo. Approfondiscono la conoscenza di illustri scrittori europei come James Joyce, Franz Kafka, Marcel Proust, André Gide, Virginia Woolf, della letteratura americana come Ernest Hemingway, John Dos Passos, William Faulkner e quella dei più importanti autori della filosofia tedesca quali Edmund Husserl e Martin Heidegger. Nel frattempo il nazismo saliva al potere in Germania, la guerra civile spagnola era in corso e la seconda guerra mondiale era ormai alle porte.
- Simone segue con partecipazione questi avvenimenti pur senza impegnarsi attivamente; solo durante la Resistenza, Simone e Sartre avvertono la necessità di una trasformazione radicale della società e decidono di assumere un ruolo politicamente attivo. Qualche anno dopo la fine della prima guerra mondiale entrambi aderiscono al marxismo.
- Nel 1943 Simone abbandona l’insegnamento e pubblica il primo romanzo, L’Invitata, che la rivela come scrittrice e in cui narra dell’intesa a tre fra Simone, Sartre e la loro amica Olga Kosakiewicz.
- Durante l’occupazione tedesca a Parigi scrive il suo secondo romanzo, Il sangue degli altri (1944), un’opera in cui affronta il tema delle responsabilità individuali dell’intellettuale di fronte alla guerra. Ad un’approfondita riflessione su guerra e resistenza è rivolto anche il terzo romanzo, Tutti gli uomini sono mortali (1947), dedicato a Sartre. Scrive anche un’opera teatrale, Le Bocche inutili (1946), il saggio Pirro e Cinea (1944) in cui affronta il problema di un’etica esistenzialista, i saggi Per una morale dell’ambiguità (1947) e L’esistenzialismo e la saggezza delle nazioni (1948), con i quali esprime il suo pensiero in merito alle opinioni divergenti suscitate dalla diffusione dell’esistenzialismo.
- Nel 1945, insieme a Sartre, Raymond Aron, Michel Leiris, Jean Paulhan, Maurice Merleau-Ponty, Albert Olliver ed altri amici, è tra i fondatori della rivista “Les Temps Modernes” in cui pubblica numerosi articoli, partecipando al dibattito sui temi fondamentali della vita contemporanea e sulle posizioni filosofiche dell’esistenzialismo.
- Nel 1947 si reca, per un giro di conferenze, negli Stati Uniti. Qui conosce lo scrittore Nelson Algren con cui vive un’intensa relazione amorosa senza che ciò spezzi l’unione con Sartre.
- Nel 1949 pubblica il saggio Il secondo sesso, da cui ottiene riconoscimenti internazionali. In quest’opera, partendo dall’analisi sulle conoscenze biologiche, psicoanalitiche, storiche, antropologiche esistenti sulla donna, affronta il problema della libertà e della condizione femminile sul piano sociale e morale.
- Nel 1954 pubblica il romanzo I Mandarini che dedica a Nelson Algren e che le fa vincere il prestigioso Premio Goncourt. In quest’opera analizza con grande sensibilità ed equilibrio le speranze, le inquietudini e le incertezze del dopoguerra francese.
- Di gran rilievo sono anche i due libri in cui Simone raccoglie riflessioni, impressioni ed esperienze vissute in occasione di due importanti viaggi, quello negli Stati Uniti e quello in Cina intitolati rispettivamente: L’America giorno per giorno (1948) e La lunga marcia (1957). Altri viaggi importanti la conducono in Brasile, in Russia, a Cuba e in Italia, dove ritorna molto spesso.
- Scrittrice ormai affermata, Simone de Beauvoir si dedica anche alla sua autobiografia, che esce in quattro volumi: Memorie di una ragazza perbene (1958), L’Età forte (1960), La forza delle cose (1963) e A conti fatti (1972). Sono opere particolarmente preziose perché da un lato consentono di conoscere le vicende personali dell’autrice durante il suo percorso educativo e formativo, dall’altro rappresentano la diretta testimonianza sull’atmosfera e sull’acceso dibattito politico e culturale svoltosi in Francia nei primi decenni del dopoguerra.
- D’intonazione autobiografica è anche il libro Una morte dolcissima (1964), un’opera molto sentita e affettuosa dedicata alla morte della madre. Le belle immagini (1966) e Una donna spezzata (1967) sono altri due romanzi di rilievo; l’ultimo in particolare racconta tre storie di donne in crisi, un’ulteriore testimonianza dell’attenzione e della sensibilità di questa donna per le problematiche femminili.
- Il ‘68 è l’anno delle lotte degli studenti parigini, che lei segue con interesse Divenuta ormai oggetto di grande ammirazione, ma anche di aspre polemiche per le particolari posizioni assunte come scrittrice e come donna, si pone in prima fila in favore del movimento femminista. Marcia in testa alle manifestazioni e firma manifesti di rivendicazione della parità fra i due sessi all’interno del sistema sociale. Partecipa inoltre alla fondazione della “Lega per i diritti delle donne” di cui, nel 1974, diviene Presidente.
- La scrittrice prosegue l’attività letteraria affrontando ancora una volta i temi angosciosi della malattia, della vecchiaia e della morte con il saggio La terza età (1970), un appassionato atto di accusa contro l’atteggiamento della società verso gli anziani, e il libro La cerimonia degli addii (1981), in cui racconta gli ultimi dieci anni vissuti con Sartre, il suo declino e la sua morte.
- Nel 1979 viene pubblicato il suo primo romanzo, Lo spirituale un tempo, che aveva scritto nel 1938. Le lettere di Jean-Paul Sartre a Simone de Beauvoir sono state raccolte nel volume Lettere al Castoro e ad altre amiche (1983) – Castoro era il nomignolo affettuoso con cui Sartre la chiamava – . Di particolare interesse è il volume di saggi e interviste dal titolo Quando tutte le donne del mondo pubblicato nel 1982.
- S. de Beauvoir muore a Parigi il 14 aprile 1986 e viene sepolta accanto a Sartre nel cimitero di Montparnasse. La sua raccolta di Lettere a Sartre è stata pubblicata postuma nel 1989.
Fonte di questa sintesi di opere: vai al link
L’esistenzialismo è un umanismo di J. P. Sartre link al pdf