Che cos’è danzare…

“Che cos’è danzare se non mettersi in cammino, curiosi dei nuovi margini che l’arcipelago del corpo lascia apparire? Porsi sulla soglia della caduta e lasciare che le infinite figure inscritte nel corpo si manifestino nell’incontro con la narrazione articolare. Dunque l’uomo che danza edifica lo spazio dell’incerto con tutta la precisione possibile, cercando di dare un contorno a ogni cosa sconosciuta e incompiuta, inseguendo l’unità come principio di ogni cosa. Nel celebrare l’armonia come condizione del senso e della mescolanza tra le cose, nell’essere mare delle emozioni, il tratto di tempo che chiamiamo danza altro non è che lo spazio dell’incontro tra uomo e natura. Le danze in serie che compongono questo Isolotto si aprono alle coincidenze per esplorare le infinite diramazioni del corpo, quasi a ripercorrere – nell’impossibilità di esserci – tutte le fasi di crescita dell’uomo, tutti i tratti della vita. A partire dalle azioni primarie – camminare a quattro zampe, alzarsi, inchinarsi, voltarsi – la gravità si fa sostanza dello sguardo dando luogo a un atlante inedito sul corpo della danza.” Virgilio Sieni

Sonate Bach…di fronte al dolore degli altri
Ideazione, coreografia, luci: Virgilio Sieni
Musica: J.S. Bach, Sonate per viola da gamba e clavicembalo (BWV 1027, 1028, 1029)
Video: I cani di Sarajevo di Adriano Sofri, 1994
Interpretazione e collaborazione: Jari Boldrini, Nicola Cisternino, Giulia Mureddu, Sara Sguotti  link al Video