Umberto Curi

Docente di Storia della Filosofia presso l’Università di Padova e presso l’Università San Raffaele di Milano.

 

Titolo Lo schermo del pensiero
sottotitolo Cinema e filosofia
autore Umberto Curi

Il cinema può essere considerato un ”testo” ricchissimo di temi e motivi propriamente filosofici. Lo dimostra Umberto Curi analizzando alcuni dei grandi film comparsi negli ultimi vent’anni, da La messa è finita a Nove settimane e mezzo, da Adele H. a Eyes Wide Shut: a partire da temi come l’amore, la guerra, il potere, il tempo, la memoria, l’analisi filosofica mette in evidenza come il cinema riesca nell’impresa straordinaria di rendere visibile l’intelligibile, di tradurre il pensiero in immagini. Un testo insolito, che rende comprensibile un film meglio di altri riduttivamente tecnici.

 


Un filosofo al cinema
Umberto Curi
Milano, Bompiani, 2006

TEMI E FILM

Alla scoperta del volto dell’altro
L’uomo del treno, di Patrice Leconte, 2002;
Spider, di David Cronenberg, 2002;
L’uomo senza passato, di Aki Kaurismaki, 2002

Contrapposizione tra Eros e Thanatos
L’amore infedele. Unfaithful di Adrian Lyne, 2002;
Primo amore, di Matteo Garrone, 2003;
La macchia umana, di Robert Bentos;
Million Dollar Baby, di Clint Eastwood, 2004

Duplicità
Femme Fatale, di Brian De Palma, 2002;
Prova a prendermi, di Steven Spielberg, 2002;
Master & Commander. Sfida ai confini del mare, di Peter Weir, 2003;
La vita che vorrei, di Giuseppe Piccioni, 2004

Del mistero della morte
Buongiorno, notte, di Marco Bellocchio, 2003;
Le invasioni barbariche, di Denis Arcand, 2003;
21 grammi.
Il peso dell’anima, di Alejandro Gonzàles Inàrritu, 2003;
La passione di Cristo, di Mel Gibson, 2004

Paradosso della violenza
Gangs of New York, di Martin Scorsese, 2001;
Mystic River, di Clint Eastwood, 2002;
Elephant, di Gus Van Sant, 2003;
Collateral, di Michael Mann, 2004

Il concetto del tempo
Il fiore del male, di Claude Chabrol, 2002;
Chicago, di Rob Marshall, 2002;
Minority Report, di Steven Spielberg, 2002;
Un film parlato, di Manoel De Oliveira, 2003.