
Ludwig Wittgenstein (1889-1951) è stato un filosofo austriaco di origine ebrea, considerato uno dei più grandi filosofi del XX secolo. Wittgenstein è nato in una famiglia benestante a Vienna, in Austria. Ha studiato ingegneria a Berlino e in Inghilterra, ma poi si è interessato alla filosofia e ha studiato a Cambridge, in Inghilterra, sotto la guida di Bertrand Russell.
Nel 1913, ha pubblicato il suo primo libro, “Tractatus Logico-Philosophicus”, che ha stabilito la sua reputazione come filosofo. Questo libro sosteneva che la realtà è costituita da fatti logici e che la filosofia dovrebbe limitarsi a descrivere questi fatti. Questa posizione è stata successivamente criticata da Wittgenstein stesso.
Durante la prima guerra mondiale, ha servito come soldato e ha fatto esperienze traumatiche. Dopo la guerra, ha iniziato a insegnare filosofia a Cambridge, ma poi ha lasciato l’Inghilterra e ha vissuto in Austria e in Germania.
Nel 1929 ha pubblicato il suo secondo libro, “Philosophical Investigations”, che ha segnato una svolta nella sua filosofia. Questo libro ha criticato il Tractatus e ha sviluppato un nuovo approccio alla filosofia, che è stato descritto come filosofia linguistica o filosofia delle azioni linguistiche. Questo libro ha avuto un’enorme influenza sulla filosofia del XX secolo.
Nel 1939 ha lasciato l’Austria a causa dell’invasione nazista e si è stabilito in Inghilterra, dove ha insegnato filosofia a Cambridge fino alla sua morte nel 1951.
Wittgenstein ha lasciato un’eredità profonda nella filosofia, nella linguistica e in altre discipline. Il suo contributo alla comprensione della lingua, della mente e della realtà è stato molto influente e continua ad essere oggetto di studio e di dibattito.
Wittgenstein e Le note sul ramo d’oro di Frazer
Ludwig Wittgenstein era interessato alle opere di James George Frazer, in particolare al suo libro “The Golden Bough”, che esplora le credenze religiose primitive e le loro origini.
Wittgenstein ha visto in “The Golden Bough” una descrizione della lingua come sistema di segni che si basa sulla credenza e sulla tradizione. Questo ha influenzato la sua filosofia linguistica, che sostiene che la lingua è un sistema di regole socialmente costruito che descrive la realtà.
Wittgenstein ha anche notato come le credenze religiose primitive descritte in “The Golden Bough” erano spesso associate a pratiche linguistiche, come la magia e le formule magiche. Questa osservazione ha influenzato la sua comprensione della relazione tra linguaggio e realtà, e ha contribuito allo sviluppo della sua teoria delle azioni linguistiche.
In sintesi, la lettura di “The Golden Bough” da parte di Wittgenstein ha avuto un’influenza significativa sulla sua filosofia linguistica e sulle sue riflessioni sul rapporto tra lingua, realtà e cultura.