1 – Mass media, modelli comunicativi in evoluzione e nuove dinamiche sociali.
2 – Flussi di comunicazione massmediologica e processi di ordine sociale e politico.
Approfondimenti (documenti e video dalla rete):
- “Rivoluzione Digitale” Maurizio Ferraris, docente di Filosofia Teoretica presso l’Università degli Studi di Torino, ha tenuto una lezione sulla rivoluzione digitale intesa come rivelazione dell’essere umano a se stesso. link
- Democrazia, algoritmi, informazione | Derrick de Kerckhove link alla Conferenza
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Attività di Flipped Classroom con la Classe 5N a.s.2022/23
Ascolto della conferenza di Han, Byung-chul. Le non cose
“Le informazioni simulano eventi. Si fondano sul brivido della sorpresa. Ma questo brivido non dura a lungo: ben presto emerge il bisogno di nuovi stimoli. Noi ci abituiamo a percepire la realtà in termini di stimoli e sorprese. In veste di cacciatori d’informazioni diventiamo ciechi nei confronti delle cose silenziose, poco appariscenti, vale a dire abituali, secondarie o ordinarie cui manca qualsiasi capacità di stimolare – ma che sanno ancorarci all’essere.” Han, Byung-chul. Le non cose: Come abbiamo smesso di vivere il reale (Italian Edition) (p.5). EINAUDI. Edizione del Kindle.
Alcune Presentazioni realizzate dagli studenti (gruppi di studio)
Le informazioni sono additive, non narrative. Si possono contare ma non raccontare. In quanto elementi discontinui muniti di una risicata attualità, non si assemblano nella forma di una storia. Anche il nostro spazio mnemonico assomiglia sempre piú a un disco fisso pieno zeppo d’informazioni d’ogni tipo. L’addizione e l’accumulo scacciano le narrazioni. La storia e la memoria sono invece caratterizzate da una continuità narrativa che si estende su ampi lassi di tempo. Solo le narrazioni generano senso e tenuta. L’ordine digitale, numerico, è privo di storia e memoria. Quindi frammenta la vita.
Han, Byung-chul. Le non cose: Come abbiamo smesso di vivere il reale (Italian Edition) (p.9). EINAUDI. Edizione del Kindle.
La mano è l’organo del lavoro e dell’azione. Il dito, di contro, è l’organo della scelta. L’uomo senza mani del futuro ricorre solo alle dita. Sceglie invece di agire. Schiaccia dei tasti per soddisfare i propri bisogni. La sua vita non è un dramma che lo spinge ad agire, bensí un gioco. Non vuole nemmeno possedere nulla, solo esperire e divertirsi.
Han, Byung-chul. Le non cose: Come abbiamo smesso di vivere il reale (Italian Edition) (p.13). EINAUDI. Edizione del Kindle.