“La scienza costruisce delle mappe ma il costruttore delle mappe non sta nella mappa. Invece lo scienziato sta nel mondo che studia, per cui non hanno senso formulazioni, che talvolta si leggono, come “il mondo là fuori”. Noi siamo nel mondo, siamo parte e conseguenza del mondo, non si fanno domande al mondo perché il mondo non entra in dialogo con noi. La domanda che ha senso non è quella che si chiede che cosa è il mondo, ma che cosa del mondo ne possiamo fare.
È assolutamente legittimo, invece, chiedersi che cos’è la scienza, senza dimenticare però colui che pone la domanda, che è un corpo storico determinato con una serie di conoscenze, di convinzioni, di esigenze, di finalità pratiche e tutto questo non sta fuori della cosa. Le cose le incontriamo nelle nostre operazioni pratiche e acquistano verità nelle modalità del nostro incontro. “

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