“La figura ultima dell’essere non è la postura, ma il gesto. Esso non pone né impone nulla –espone soltanto. Come nei film di Beckett, nell’incessante andirivieni di Quad o nel sognatore seduto di Nacht und Traüme, la postura si congeda e dissolve in un gesto. E come, nel gesto del danzatore, il danzabile non diventa mai danzato, cosí, nel gesto del vivente, il vivibile non diventa mai vissuto, ma resta vivibile nell’atto stesso di vivere.”
Giorgio Agamben