“Il lavoro interdisciplinare, di cui oggi tanto si parla, non è un confronto tra discipline già costituite (nessuna delle quali infondo è disposta a lasciarsi andare). Per fare qualcosa di interdisciplinare non basta scegliere un ‘soggetto’ (un tema) e raccogliervi attorno due o tre scienze. L’interdisciplinarietà consiste nel creare un nuovo oggetto che non appartiene a nessuno”.

Roland Barthes, Giovani ricercatori, Il brusio della lingua, Einaudi, Torino, 1984, p. XX

«La filosofia può essere fondazionale nei confronti della cultura restante perché la cultura è la raccolta delle pretese di conoscenza, mentre la filosofia sottopone a giudizio tali pretese. Può fare questo perché comprende i fondamenti della conoscenza e trova questi fondamenti attraverso lo studio dell’uomo-come-soggetto-della-conoscenza […]»;

R. Rorty, La filosofia e lo specchio, Bompiani, Milano 1986 p. 7)