“Quando, la mattina, vi sedete di fronte al vostro computer, avete di fronte la vostra testa, come quella di san Dionigi. In effetti le facoltà di cui vi ho parlato si trovano nella vostra testa: la memoria, l’immaginazione, la ragione, le migliaia di programmi per compiere operazioni che non fareste senza la vostra testa. Ora la vostra testa è oggettivata, voi avete perso la testa. Parodiando il titolo del romanzo di Musil, chiamerò volentieri l’uomo moderno «l’uomo senza facoltà». Avete perduto queste facoltà, ma si trovano tutte davanti a voi. ”
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